Psicoterapia integrata (Modello Strutturale Integrato)

Prestazioni

In ambito clinico:

Consulenza psicologica e percorso di psicoterapia per DISTURBI ALIMENTARI.

I principali sono:

  • Anoressia
  • Bulimia
  • Alimentazione incontrollata

I disturbi alimentari sono problematiche inerenti il comportamento alimentare caratterizzate da:

  • Alterazione delle abitudini alimentari,
  • Eccessiva preoccupazione e controllo del peso e dell’immagine corporea.

I comportamenti messi in atto sono:

  • Riduzione della quantità di cibo ingerita e/o abbuffate alimentari,
  • Perdita eccessiva di peso,
  • Sovrappeso o obesità in caso di alimentazione incontrollata (Binge eating)
  • Chi soffre di disturbi alimentare mette a rischio la propria salute fisica e psicologica/sociale. Il corpo manifesta sintomi come amenorrea, problemi alle ossa, cardiaci ecc. La vita della persona che ne soffre e della famiglia è fortemente scossa limitandone le capacità sociali, relazionali e lavorative.
  • Si può riprendere il controllo della propria vita ma è necessario intervenire quanto prima attraverso un lavoro congiunto tra psicoterapeuta, nutrizionista/dietologo, medico di base.

Consulenza psicologica di SUPPORTO ALLA DIETA

Svolgo incontri finalizzati a rafforzare

  • La motivazione
  • La consapevolezza del rapporto cibo-emozioni
  • Gestione della fame nervosa/emotiva
  • Consapevolezza del proprio corpo attraverso incontri di mindfulness (tecnica di consapevolezza di sé nel momento presente attraverso il respiro)

Chi Segue un percorso alimentare dietetico può avere difficoltà a mantenere alta la motivazione ed è importante sostenerlo nel mantenimento degli obiettivi, conoscere quali e quanto le emozioni, in modo automatico, influenzano il rapporto con il cibo, imparare a differenziare i segni di sazietà e di fame.

Consulenza PSICODIAGNOSTICA

Effettuo valutazioni diagnostiche attraverso la somministrazione di test psicologici sintomatologici e/o personologici come ad esempio:

  • Test di personalità
  • Test intelligenza
  • Scale di misurazione dei sintomi (ad es. ansia, depressione ecc.)
  • Lo psicodiagnosta effettua una valutazione volta a identificare il problema psicologico di cui soffre la persona attraverso test specifici finalizzati alla definizione del trattamento terapeutico. I test sono uno degli strumenti di supporto al colloquio clinico che lo psicologo adopera per diagnosticare la problematica da trattare.
  • La valutazione psicodiagnostica è composta da un primo colloquio a cui seguono incontri di somministrazione di test quali: interviste strutturate, questionari e test psicologici. Al termine dell’accertamento si espongono i risultati con un linguaggio non tecnico e si discute l’impostazione del trattamento.

Valutazioni NEUROCOGNITIVE

Effettuo valutazioni inerenti le seguenti funzioni cognitive:

  • memoria (a breve e lungo termine)
  • attenzione
  • abilità prassico-costruttive
  • funzioni esecutive
  • linguaggio
  • La valutazione neurocognitiva è necessaria ai fini diagnostici, peritali e per stilare un piano di riabilitazione cognitiva. Misura le abilità cognitive (attenzione, memoria, linguaggio, percezione, funzioni esecutive) mediante la somministrazione di test neuropsicologici sia volti alla valutazione globale che funzione-specifici.
  • Una visita neuropsicologica è costituita da varie fasi e include una prima parte di colloquio clinico-neuropsicologico, una seconda parte di somministrazione di test neuropsicologici, una terza parte di colloquio con il familiare accompagnatore.
  • E’ rivolta ad un individuo adulto che manifesti difficoltà nelle funzioni suddette e in alcuni casi dovute a lesioni cerebrali, patologie neurodegenerative, patologie psichiatriche croniche, condizioni mediche generali interferenti con il funzionamento cerebrale. Infatti, in seguito a tali condizioni mediche le abilità cognitive possono essere danneggiate e si possono osservare anche alterazioni comportamentali, emotive e nell’ autonomia. L’impatto di tali disfunzioni è negativo per la qualità di vita dell’individuo e per il suo funzionamento generale nel quotidiano, con notevoli ripercussioni anche nei caregiver.

In ambito giuridico

Valutazioni PERITALI e RELAZIONI DIAGNOSTICHE.

Come psicologo forense indago i fattori psicologici inerenti a:

  • Danno psichico ed esistenziale conseguente ad eventi traumatici (ad esempio incidenti stradali e/o danni psicofisici dovuti a responsabilità medica)
  • Capacità di intendere e volere
  • Capacità genitoriali durante separazioni giudiziali
  • Lo psicologo forense è un professionista specializzato in psicologia giuridica che può rivestire incarico di Consulente tecnico di parte (CTU) e/o Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU). Nel primo caso su incarico dell’avvocato, del giudice nel secondo, valuta i processi psicologici della persona.
  • Collabora con medici legali, ortopedici, medici di base
  • Nello specifico le valutazioni del danno psichico ed esistenziali si effettuano su richiesta di un legale e/o di un medico legale durante una causa di risarcimento di danno fisico e psichico occorso a seguito di sinistro stradale, “malpractice medica” o qualunque altro evento che abbia comportato un danno fisico di media-elevata gravità a cui fanno seguito risvolti psicologici negativi, da ciò il diritto a chiedere un risarcimento del danno non solo dal punto di vista fisico, ma anche psichico.
  • In tali casi, l’accertamento peritale è utile ai fini dell’accertamento del danno e della conseguente valutazione e liquidazione monetaria. Lo stesso vale nelle cause per responsabilità medica ove vi sia stata ad esempio una mancata o errata diagnosi che abbia comportato conseguenze fisiche e psicologiche
  • I sintomi che palesano un possibile danno psichico possono manifestarsi con alterazioni cognitive, emotive e comportamentali quali ad esempio:
  • Stati ansiosi/depressivi,
  • Pensieri ossessivi e ricorrenti circa l’evento
  • Alterazione nel ciclo sonno/veglia,
  • Alterazione della concentrazione, memoria e attenzione
  • Evitamento di situazioni e/o luoghi che richiamano l’evento.
  • La valutazione delle capacità genitoriali sono effettuate, se richieste dal Giudice, in fase di separazione giudiziale. Essa viene eseguita da un CTU (psicologo nominato dal giudice) che accerta le competenze genitoriali rispetto a uno o più minori. In tal caso è opportuno che i genitori si avvalgano di un proprio psicologo forense in qualità di consulente tecnico di parte che li affianchi durante gli incontri peritali con il CTU per svolgere la propria relazione a tutela degli interessi del minore.

Prenota una visita qui con la Dott.ssa Rosa Rita Annunziata 

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